15 aprile 2008

Analisi del Voto Socialista

di Antonio Leanza

Mai la storia del movimento socialista ha raggiunto livelli di crisi come all'indomani di queste elezioni nazionali, e non per il fatto che una forza socialista, per la prima volta dalla sua nascita, non ha ottenuto rappresentanza nel Parlamento Italiano, ma perchè chi ha diretto il partito in questi anni non lascia neanche le ceneri, una speranza ed una prospettiva di rilancio. Chi ha tenuto la fiammella accesa del socialismo democratico in questi 15 anni doveva rendersi conto che per il rilancio programmatico e politico di una forza socialista nello scenario politico nazionale e nella società occorreva altro: leadership, capacità di elaborazione politica, valorizzazione dei localismi territoriali. Una grave responsabilità di un gruppo dirigente che ci condannato al suicido politico, che ha fatto del centralismo democratico e delle scelte gestionali verticistiche ed oligarchiche sistema, che ha utilizzato un marchio solo per costruire rendite di posizioni minoritarie che non giovavano alla crescita collettiva. Una classe dirigente sul territorio che ricercava la rivincita personale a tutti i costi e ha finito per condannare il partito alla gerontocrazia ed all'immobilismo politico. Credo che oggi la speranza di un socialismo organizzato sia per sempre escluso perchè sono riusciti a uccidere anche la volontà e la generosità di tanti militanti che ci hanno creduto.
Pubblicato da I Socialisti Autonomisti Catanesi |  
Etichette:

0 commenti:

Iscriviti a: Commenti sul post (Atom)