Appello al Voto/2
di Nicola Furnitto
Sono un compagno Socialista che da cinquant'anni è iscritto al partito, anche nei momenti piu tormentati. Mai come adesso sentiamo però, la necessità di chiedere un consenso elettorale che va oltre la normale richiesta del voto; oggi è un appello per la sopravvivenza di un partito che piu di altri ha contribuito alla crescita sociale di questo paese, garantendo diritti primari, oggi ritenuti normali, che in ogni istante potrebbero essere messi in discussione.
Sono un artigiano in pensione, con oltre quarant'anni di attività, e percepisco circa 650 euro mensili, che purtroppo si esauriscono gia alla terza settimana del mese, (grazie a Dio godo di buona salute). Negl'ultimi quindicianni ho dovuto vendere alcune proprietà che ero riuscito a mettere su con il mio lavoro di artigiano nel ventennio 1970-1990. Ci tengo a sottolineare che ho sempre lavorato onestamente senza mai approfittare del mio partito e ritengo che sia opinione diffusa che negl'anni di governo del centro-sinistra con la presenza socialista sia la classe operaia che quella dei piccoli lavoratori autonomi, riusciva a mettere anche qualcosa da parte e ci uscivano anche le vacanze. Penso sia opportuno che i politici che ci governano da quindici anni, sia di destra che di sinistra, dovrebbero pensare un po meno al proprio stipendio e di piu ai cittadini che li votano. I Ricchi continuano ad arricchirsi, ma stavolta non lasciano neppure le briciole. Siamo veramente INCAZZATI. Non accetto piu le provocazioni di chi ha accusato i socialisti di "ladrocinio", le stesse persone che oggi vengono indagate; morale a parte, era meglio quando si stava peggio e malgrado la retorica e le tasche, esiste qualcosa di piu importante: "I Diritti Civili", che potrebbero venire meno nel caso non ci sia la presenza dei Socialisti in Parlamento.