22 ottobre 2007

IL CASO DE MAGISTRIS


Vi ricorderete il celebre film dei primi anni ottanta, interpretato magistralmente dall'Albertone Nazionale? Gia all'epoca era chiaro a tutti il fenomeno della corruzione, a mio giudizio non era sicuramente finzione cinematografica, ed era singolare la fine del povero giudice Salvemini che da inquisitore diventava inquisito. Ora, la questione non è se la magistratura sia o no indipendente; ma se dietro ,le azioni della magistratura, ci siano o meno registi o per lo meno spettatori che godono al tintinnio delle manette. Mi faccio alcune domande, e gradirei da voi, se ne avete, risposte:
  1. Perchè ai tempi di Tangentopoli, i magistrati non hanno avuto alcuna ritorsione?
  2. Perchè oggi, tutta la politica si scaglia contro De Magistris, tranne Di Pietro chiaramente, interpretando l'azione come l'ennesimo tentativo di anti politica?
  3. Perchè nei primi anni novanta i superstiti di Tangentopoli plaudevano all'azione dei giudici, mentre oggi la ritengono un soppruso?
La Questione non è di facile comprensione, poichè un tempo, alcune frange della politica italiana, avallarono l'azione del pool di Milano; questo per dare al paese un cambiamento nella geografia politica. Oggi, alcuni magistrati, delusi da quegli attori, al Mugello c'è un solo seggio disponibile ed è stato gia regalato, cavalcano il clima di antipolitica di Beppe Grillo, nel tentativo di ridare cambiamento al paese deluso dalla seconda repubblica, che, con franchezza, mi pare peggio della prima.
Pubblicato da Brontese |  
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