1 agosto 2007
A Prodi piacerebbe fare il Capo!
"Non è una questione di capacità o di potere effettivo. Il Paese non ha strutture istituzionali che permettano questo".
Questo ha dichiarato il premier in occasione del centenario dello scoutismo. Il professore intendeva forse più poteri al presidente del consiglio? Questo, sicuramente, gli sarà venuto in mente dopo l'ennesimo tentativo della sinistra radicale di delegittimare l'azione del suo governo. Ma Prodi dovrebbe ricordare, che anche il suo predecessore aveva queste mire totalitaristiche, e che l'opposizione di centro-sinistra lo attaccò duramente. Mi caro professore lei deve ricordare il concetto di democrazia, e rispettare le minoranze, che le hanno permesso di governare, se non ritiene opportune queste alleanze, lavori a qualcosa di alternativo, per esempio favorire la nascita di quelle forze tradizionalmente aperte al dialogo piuttosto che battere sempre su questo benedetto partito democratico; siamo in Italia, due più due non fa quattro in politica, ma tre e mezzo. E' inutile gridare al bipolarismo, ed in nome di questo tentare di imbavagliare le cosidette minoranze, che garantiscono la pluralità della democrazia, quando in Italia si pensa e si penserà sempre in maniera proporzionale. Piuttosto l'alternativa ritengo sia quella di lavorare ad un proporzionale sbarrato al cinque per cento, con premio di maggioranza ed elezione diretta del premier, senza che nessuno abbia paura di perdere la poltrona; un po come accade per l'elezione dei sindaci, presidenti di provincia e governatori Regionali. Buon Lavoro presidente, e si ricordi che senza il dialogo non sia va da nessuna parte, e che se non le piace la sua maggioranza, alle prossime elezioni ne cerchi un'altra.
Questo ha dichiarato il premier in occasione del centenario dello scoutismo. Il professore intendeva forse più poteri al presidente del consiglio? Questo, sicuramente, gli sarà venuto in mente dopo l'ennesimo tentativo della sinistra radicale di delegittimare l'azione del suo governo. Ma Prodi dovrebbe ricordare, che anche il suo predecessore aveva queste mire totalitaristiche, e che l'opposizione di centro-sinistra lo attaccò duramente. Mi caro professore lei deve ricordare il concetto di democrazia, e rispettare le minoranze, che le hanno permesso di governare, se non ritiene opportune queste alleanze, lavori a qualcosa di alternativo, per esempio favorire la nascita di quelle forze tradizionalmente aperte al dialogo piuttosto che battere sempre su questo benedetto partito democratico; siamo in Italia, due più due non fa quattro in politica, ma tre e mezzo. E' inutile gridare al bipolarismo, ed in nome di questo tentare di imbavagliare le cosidette minoranze, che garantiscono la pluralità della democrazia, quando in Italia si pensa e si penserà sempre in maniera proporzionale. Piuttosto l'alternativa ritengo sia quella di lavorare ad un proporzionale sbarrato al cinque per cento, con premio di maggioranza ed elezione diretta del premier, senza che nessuno abbia paura di perdere la poltrona; un po come accade per l'elezione dei sindaci, presidenti di provincia e governatori Regionali. Buon Lavoro presidente, e si ricordi che senza il dialogo non sia va da nessuna parte, e che se non le piace la sua maggioranza, alle prossime elezioni ne cerchi un'altra.
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