18 settembre 2007

IL GRILLO PARLANTE


Tutta la politica italiana si interroga sul caso Grillo e del suo V-Day; anche ieri sera a porta a porta, il premier parlava di questo. Grillo non rappresenta un anomalia del sistema politico italiano, purtroppo ad essere anomala è la politica, o meglio i partiti che storicamente hanno rappresentato il legame tra il cittadino e le istituzioni. Non si puo dare la colpa al comico genovese se il risentimento dei cittadini è cresciuto. Con tangentopoli si pensava di spazzare via i partiti e quello che rappresentavano, il problema non sono i partiti, ma le gambe con cui si muovono, il risultato è stato un eccesso di individualismo: il partito di Berlusconi, il partito di Prodi, il partito di Di Pietro, il partito di Dini, ecc... Stiamo attenti alle liste civiche, ricordiamo che nel novantaquattro ci fu un ondata di queste, nascevano i partiti dei sindaci, l'epilogo è alla luce di tutti; non solo si consumavano alleanze trasversali senza alcun paletto, con compravendita di poltrone, ecc.... Nessuno attacca la sacrosanta e legittima protesta di un onesto cittadino cui è Grillo (le sue proposte di legge le approvo in peno), ma lavoriamo a ridare ai partiti quella dignita di inizio novecento che ha permesso di conquistare diritti fondamentali e combattiamo con forza ogni forma di individualismo che storicamente ha prodotto solo populismo da destra a sinistra. Ridiamo voce al cittadino, creiamo leggi anti-ribaltoni, misure atte a garantire la coerenza delle idee, i partiti sono contenitori di idee, gli uomini se li metti assieme spesso creano delinquere a prescindere se hanno o meno una bandiera da sventolare.

Pubblicato da Brontese |  
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