26 luglio 2007

CRISI IDRICA: come garantire la salute ed il benessere dei cittadini?


Ormai siamo abituati alla solita storia di tutte le estati: la crisi idrica.
Non tutti, però, si rendono conto cosa voglia dire vivere questi disagi, mi riferisco a chi non vive nel meridione d'Italia, dove la risorsa acqua scarseggia, ed in molte realtà è un vero problema. Ma pensate che la causa sia legata esclusivamente alla siccità? No, purtroppo non dipende solo da siccità o cattive abitudini nell'utilizzo di questo bene così prezioso, dipende soprattutto dalla cattiva gestione delle acque da parte delle amministrazioni pubbliche, che di certo non hanno risolto il problema con la nascita degli A.T.O. (Ambiti Territoriali Ottimali), che si sono rivelati solo i soliti posti di sottogoverno.
Bisognerebbe a mio giudizio, investire risorse negli interventi di manutenzione degli acquedotti comunali, che sono dei colabrodo, è unica causa della crisi idrica. Non solo, non tutti sanno della pericolosità delle fessurazioni nelle tubature, spesso di zinco, che degenerando rilasciano ioni dannosi per la salute umana.E non solo! Le condotte, spesso, non sono progettate nella maniera ottimale, causando delle depressioni che risucchiano tutto quello che si presenta attorno, avvolte anche microrganismi patogeni che provengono da infiltrazioni fognarie.
Quindi, non solo perdita d'acqua, ma anche grave rischio per i cittadini che pensando di bere acqua potabile, perchè dalle analisi alla fonte risulta tale, bevono acqua contaminata. E' inutile cercare soluzioni assurde ed anti-economiche, come i dissalatori o il condotto che dall'Albania (paese ricco d'acqua), porta acqua in Italia, anzichè provvedere a spese degli A.T.O. , che gia derubano i cittadini di parecchi soldi, al risanamento degli acquedotti, ed evitare il mercato dell'acqua che ormai è diventato anch'esso un business per le ecomafie.

Pubblicato da Brontese |  
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